L’intonaco è lo strato più esterno degli edifici, applicato solitamente per soddisfare diverse funzioni, in primis quelle protettive. Si deve infatti immaginare l’intonaco un po’ come il guscio di un uovo, resistente e in grado di proteggerlo dagli agenti esterni. Si dimostra inoltre fondamentale anche dal punto di vista estetico, permettendo infatti di livellare e uniformare la muratura esterna e interna.
L’intonaco è sostanzialmente una malta, composta da un legante o indurente e da un inerte, i quali vengono miscelati con acqua; spesso al composto vengono oggi aggiunti alcuni additivi, come amido o cellulosa, per modificarne le caratteristiche e le prestazioni. Una volta applicato, l’intonaco ha generalmente uno spessore totale tra 1,5 e 2 cm, anche se talvolta può essere maggiore.
Si compone di tre differenti strati, ognuno con una funzione diversa. Il rinzaffo è il primo strato, con una granulometria piuttosto grossa, rappresenta lo strato più spesso che funge da aggrappante tra la muratura e l’intero intonaco, è inoltre lo strato che resiste maggiormente alle sollecitazioni fisiche.
Il secondo strato è detto arriccio, ha uno spessore inferiore al primo e si dimostra fondamentale per livellare e uniformare la muratura, facendo inoltre da barriera e struttura rinforzante per gli strati successivi. Infine il terzo e ultimo strato è l’intonaco civile, il quale ha una granulometria piuttosto fine e ha funzioni estetiche e di protezione dell’intero intonaco.
Gli intonaci possono essere a base cementizia o di calce o ancora di gesso. Al giorno d’oggi nella maggior parte dei cantieri viene utilizzato un composto premiscelato che viene applicato con apposite macchine intonacatrici o manualmente. Esistono varie tipologie di intonaco, con prezzi e tempi di posa differenti, da scegliere in base alla prestazione richiesta. Ad esempio l’intonaco utilizzato per rivestire gli ambienti interni, dove dovrà resistere a umidità e condensa, sarà molto diverso da quello per esterni, continuamente messo alla prova dagli agenti atmosferici.
Interessanti ad esempio gli intonaci termoisolanti, capaci di contribuire nell’isolamento termico degli edifici grazie all’aggiunta di particolari additivi e fibre.
Esistono poi intonaci ignifughi, i quali, grazie ad alcune sostanze aggiunte alla malta, permettono alle strutture di resistere più a lungo in caso di incendio, contrastando la formazione di crepe e intonaci possibili cedimenti strutturali. Un’altra particolarità è rappresentata dagli intonaci fibrorinforzanti a cui vengono aggiunti particolari additivi in grado di renderli più resistenti alle sollecitazioni, distribuendo maggiormente gli sforzi. Si dimostrano particolarmente indicati nel campo della ristrutturazione, quando è necessario rifare l’intonaco esistente ma la parete sottostante è soggetta a particolari sforzi che provocano crepe e rotture.
Sempre nel caso di interventi su murature esistenti sono molto validi gli intonaci deumidificanti, applicabili su murature particolarmente soggette all’umidità. Questi intonaci presentano speciali additivi al loro interno che li rendono traspiranti e permettono all’acqua di evaporare; vengono applicati dopo aver rimosso l’intonaco preesistente e dopo aver sanato la muratura.
Buonissime doti di resistenza al tempo ed agli agenti atmosferici l’intonachino, un rivestimento, a calce o minerale, utilizzato principalmente per rivestire superfici esterne. Esso è altamente traspirante, eco-compatibile e dalla consistenza porosa,
L’azienda Fassa Bortolo, leader nel settore dei prodotti per l’edilizia, propone diversi prodotti corrispondenti a quelli citati. Oltre agli intonaci tradizionali infatti, l’azienda offre Intonaci a base di gesso, la linea Ex Novo dedicata al restauro, intonaci termoisolanti e resistenti al fuoco. Inoltre con la linea Pura Calce introduce un’intera gamma di intonaci ecocompatibili, a base di calce idrata, materiale estremamente naturale e usato già in antichità.