Il cantiere è uno degli ambienti di lavoro più soggetto ad incidenti e a infortuni, per questo al tema della sicurezza in cantiere va presentata molta attenzione e cura.
Ricordiamo che l’adottazione di dispositivi di protezione è obbligatoria per legge e che spetta al datore di lavoro valutare quali vadano adottati a seconda del tipo di lavoro e dall’ambiente lavorativo. Per gli operai che lavorano in questo ambiente esistono numerosi dispositivi di protezione, oggi andremo a conoscerne e ad approfondirne alcuni.
Partiamo con una premessa, esistono tre diversi tipi di dispositivi per la sicurezza individuale: della prima categoria fanno parte i dispositivi per la prevenzione dai rischi lievi; nella seconda quelli per la prevenzione da rischi gravi; e nell’ultima ricadono quelli che proteggono dal rischio di morte.
Fanno parte dei DPI di primo grado oggetti quali:
- occhiali oscuranti;
- guanti da lavoro; protezioni dagli agenti atmosferici e protezioni da urti lievi o con oggetti caldi con una temperatura massima di >50°.
Nella seconda categoria abbiamo un numero più elevato di DPI, partendo da protezioni avanzate per gli occhi abbiamo occhiali e visiere, questi oggetti prevengono incidenti con tutti quei materiali con cui gli occhi potrebbero entrare in contatto come schegge; materiali corrosivi e perfino radiazioni.
Molto importante è la tuta da lavoro, appositamente scelta a seconda del tipo di lavoro.
Le protezioni dell’udito come le cuffie protettive; i tappi auricolari e le protezioni degli arti superiori e inferiori come i guanti da lavoro; le ginocchiere e le ghette rientrano sempre in questa categoria intermedia, e sono spesso accostate agli elmetti protettivi.
Gli elmetti protettivi sono una componente molto importante per la sicurezza sul lavoro, essi devono essere dotati di una buona aerazione, di sufficiente resistenza alle perforazioni e devono essere in grado di assorbire tutti i tipi di urti.
Le scarpe antifortunistiche
Tra tutti i dispositivi per la sicurezza in cantiere uno dei più importanti e utilizzati è la scarpa antinfortunistica, proprio per questa sua grande versatilità è necessario informarsi molto bene così da scegliere con consapevolezza quale modello adottare.
Di scarpe antinfortunistica esistono diversi tipi ognuno dei quali soddisfa diverse esigenze lavorative: scarpe isolanti; scarpe impermeabili e scarpe rivestite per proteggere dagli urti sono solo alcuni esempi.
Indipendentemente dalla loro specificità tutte le scarpe antinfortunistiche sono dotate di puntale metallico, suola antiscivolo, imbottiture varie, solette anti perforazione e sistemi di sfilamento rapido.
Nella terza categoria, quella che previene lesioni mortali, troviamo invece apparecchiature sofisticate dalla complessa realizzazione atte ad evitare danni potenzialmente mortali. Fanno parte di questa categoria i DPI per salvaguardare dalle cadute dall’alto come le imbragature, ovvero i cordini, le carrucole e gli ancoraggi.
Altri esempi sono le attrezzature isolanti per ovviare al problema dell’alta tensione elettrica; i DPI contro le aggressioni chimiche e le protezioni respiratorie filtranti. Di quest’ultimo elemento ne esistono diversi tipi: mascherine antipolvere monouso e a filtrazione batterica e semimaschere (maschere antigas e per la fuga dagli incendi).