Non bisogna assolutamente pensare che gli scavi edilizi siano dei lavori che possono essere effettuati in totale libertà e senza seguire delle indicazioni previste dalla normativa vigente. Devono infatti essere seguite le disposizioni in materia di sicurezza previste da un Testo Unico e da un decreto presidenziale. Ma cosa sono precisamente gli scavi edilizi? Da chi devono essere eseguiti e in quale modo? Quali sono le precauzioni che devono essere adottate per effettuarli nel migliore dei modi? A queste domande cercheremo di fornire di seguito gli opportuni chiarimenti.
Cosa sono gli scavi edilizi
Tutti i lavori di scavo nel settore dell’edilizia, compresi quelli di sbancamento e livellamento del terreno sono usualmente classificati in base alla finalità per la quale sono effettuati. Indipendentemente dalla finalità, gli scavi edilizi rientrano tra i lavori di ingegneria civile o di costruzione edile e necessitano di un titolo abilitativo differente a seconda che si tratti di lavori per:
- l’esercizio di attività agricole o la realizzazione di bacini idrici;
- attività che comportino una modifica dello stato dei luoghi.
Vediamo ora quali sono le disposizioni che devono essere eseguite nella esecuzione degli scavi edilizi.
Cosa prevede la normativa sugli scavi edilizi
Abbiamo accennato in precedenza a due riferimenti normativi fondamentali per coloro che devono effettuare gli scavi edilizi e precisamente il Capo I, II e III del T.U.S.L e il D.P.R. n. 177/2011. Questi due provvedimenti stabiliscono poi nel dettaglio quali sono le indicazioni di sicurezza che devono essere rispettate durante l’esecuzione degli scavi. La sicurezza è infatti uno degli aspetti più importanti da dover prendere in considerazione durante questa attività. Non sono rari i casi, soprattutto se lo scavo viene effettuato all’interno di un ambiente ristretto, che si creino delle atmosfere pericolose anche in virtù dello spazio limitato. Su questo punto, le indicazioni previste dal TUSL stabiliscono che per evitare il rischio di seppellimento, siano seguite delle norme di sicurezza che qualora non siano osservate possono prevedere sanzioni molto pesanti dal punto di vista penale.
Molto importanti sono le disposizioni dell’art. 118 del testo unico che forniscono una guida su quali devono essere le inclinazioni delle pareti, la loro dimensione soprattutto in tutti quei casi nei quali durante lo scavo è previsto che i lavoratori debbano accedere nello scavo. Nelle ipotesi in cui si presume che il terreno possa franare o scoscendere è necessario che siano predisposte le opportune attività di consolidamento del terreno e di armatura. Altre indicazioni riguardano il personale che è materialmente preposto alle attività di scavo, in particolar modo a quelle effettuate con escavatore, per le quali è previsto che questo macchinario sia munito di un’apposita cabina di protezione. Altri divieti per i lavoratori riguardano l’impossibilità ad accedere alla base della parete di attacco mentre la zona di pericolo deve essere delimitata mediante un’apposita segnaletica.
La normativa è abbastanza stringente anche nelle ipotesi in cui lo scavo sia eseguito per realizzare dei pozzi o delle trincee che abbiano una profondità maggiore di 1,5 metri; in particolare se durante lo scavo si verifichi che il terreno non sia sufficientemente stabile, debbano essere applicate le consuete armature di sostegno man mano che si procede verso il basso. Sempre il testo unico prevede delle precauzioni molto precise per quanto riguarda il sollevamento dei materiali risultanti dallo scavo; in tali ipotesi gli argani a mano o a motore preposti al sollevamento dei materiali devono essere poggiati su una solida piattaforma, comprensiva di parapetti. In prossimità degli scavi, Inoltre, non possono essere lasciati in deposito materiali di alcun genere; solo nel caso il deposito sia necessario per il tipo di lavoro da eseguire, bisognerà inserire sostegni e puntellature.