La demolizione e norme di riferimento
La demolizione di un edificio è una attività molto delicata che, se non eseguita correttamente e con le dovute cautele, può causare danni incalcolabili e può costare la vita a delle persone (con le conseguenze penali del caso a carico di chi non ha fatto applicare le regole in materia di prevenzione dei rischi)
L’ordine da seguire nel caso in cui sia necessario demolire un edificio è stabilito dal decreto legislativo 81/2008, testo unico sulla tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro.
L’impresa deve innanzitutto verificare la stabilità delle strutture identificando quelle portanti e quelle non portanti. Alcune parti potrebbero essere puntellate e rafforzate per evitare che crollino all’improvviso causando infortuni mortali (il rischio di infortunio durante una demolizione è altissimo). A meno che i muri non siano alti meno di due metri, la legge prevede che gli operai non possano lavorare sopra i muri stessi e che i ponteggi siano separati dalle strutture portanti. I lavori devono essere sorvegliati da un preposto che si deve occupare di far rispettare le norme contenute nel P.O.S, piano operativo di sicurezza.
Il lavoratore rischia il seppellimento per caduta dall’alto di materiali, rischia di essere investito da mezzi meccanici, danni all’apparato respiratorio causati dalle polveri generate dalla demolizione, il cesoiamento se il mezzo usato è munito di cesoie.
L’articolo 153 del decreto legislativo 81/2008 vieta di gettare dall’alto il materiale di demolizione e prevede la presenza di canali di risulta in cui lo stesso deve essere convogliato. Nel caso in cui siano presenti nei materiali di risulta elementi pesanti o ingombranti essi devono essere calati a terra con gli idonei mezzi meccanici.
Chi si occupa di demolizioni, per svolgere un buon lavoro, deve anche preoccuparsi che la polvere sollevata sia ridotta al minimo anche bagnando i muri e materiali (misura da non sottovalutare visto che l’inalazione di silice può provocare danni alla salute). L’area in cui si svolge la demolizione deve essere delimitata con steccati in legno o lamiere o reti arancioni consentendo l’accesso ad essa soltanto alle persone autorizzate. Una segnaletica apposita deve informare addetti e non addetti sui luoghi in cui si può accedere. Nel caso in cui si usi un mezzo meccanico per la demolizione, le zone in cui opera il mezzo stesso devono essere ulteriormente delimitate.
Prima di dare l’avvio ai lavori, è necessario anche scollegare l’allacciamento alle utenze alle reti pubbliche (rete elettrica, rete del gas, rete dell’acqua).
Prima di rimuovere la copertura di un edificio si verifica se siano presenti al di sopra di esso materiali e rimuoverli. Dopo la copertura si demoliscono i camini abbattendo prima la testata poi la parte muraria. In seguito si demoliscono le scale e i muri portanti. I lavori devono procedere dall’alto verso il basso.
Esistono diverse tecniche di demolizione. Abbiamo la demolizione totale effettuata con le ruspe o l’esplosivo e la demolizione con sega da parete che separa i materiali di risulta per poterli poi riutilizzare. Se l’edificio deve essere demolito totalmente vengono usati degli escavatori o dei mezzi dotati di cesoie pneumatiche o martelli demolitori. Talvolta è necessario proteggere i fabbricati vicini a quelli oggetto di demolizione con mantovane o parasassi. Chi si occupa di demolizione deve avere approfondite conoscenza sulla statica, sull’esplosivistica e ovviamente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e deve essere consapevole della responsabilità in termini di tutela della vita umana che ricade su chiunque si occupi di edilizia demolitiva.