Se vogliamo rinnovare le nostre abitazioni (o altri luoghi) uno dei migliori modi per farlo è donare un nuovo look all’ambiente ponendo un pavimento nuovo.
Togliere quello vecchio può sembrare l’unica soluzione esistente, ma c’è un’altro modo, ossia porre la pavimentazione nuova su quella già presente; questo modus operandi ti farà risparmiare tempo e, soprattutto, soldi, che altrimenti dovresti spendere per un professionista affinché lo smantellamento avvenga correttamente.
Cosa sono i pavimenti sovrapponibili?
I pavimenti sovrapponibili sono infatti quelli di spessore estremamente ridotto, tali da poter essere posati su un pavimento esistente.
Ne esistono in diversi materiali, tra cui:
- ceramica
- gres porcellanato
- legno
- laminato
- resina
- vinile.
Prima di posare il nuovo pavimento (il come lo vedremo successivamente), ci sono varie accortezze da prendere in considerazione:
- questa soluzione non è l’ideale se l’area dove vuoi porre il pavimento nuovo ha un soffitto basso; infatti, tutto ciò ti causerà una perdita di altezza che può andare da una decina di millimetri fino anche a un centimetro;
- prima di iniziare, devi necessariamente controllare che il vecchio pavimento sia solido, non presenti rotture o abbia dislivelli. In caso di piastrelle rotte, è obbligatorio rimuoverle e riempire la cavità vuota con rasature cementizie a rapido indurimento. Il fattore “dislivello” è un punto molto importante da considerare, infatti può mandare a monte i tuoi piani. Il livello del pavimento va controllato con una staggia di almeno due metri; se vengono notati minimi dislivelli, si può procedere utilizzando una maggior quantità di colla in specifici punti, ma se i dislivelli sono notevoli, allora si ritiene necessario procedere con la stesura di uno strato di livellamento;
- eventuali residui di colle o gommature andranno rimossi meccanicamente, per poi utilizzare, in ogni caso, un primer aggrappante.
Dopo aver effettuato questi 3 step necessari, allora è possibile passare alle fasi successive:
1) rimuovere lo strato più esterno della vecchia pavimentazione (quella lucida) tramite l’utilizzo di soda caustica (fare molta attenzione!) o specifici prodotti alcalini per la pulizia;
2) se lo step uno non è abbastanza aggressivo, a causa dell’eccessiva lucidità delle vecchie piastrelle, allora sarà necessario ricorrere all’erosione manuale;
3) utilizzare sostanze che fungano da grip per la colla che sarà utilizzata allo step 4;
4) stendere su tutto il pavimento un collante a base cementizia migliorata, molto comune nel catalogo dei principali produttori;
5) posare con molta cura e attenzione le nuove piastrelle.
Nel caso in cui non si vuole non ricorrere a grip e colle, vi è un’altra soluzione, cioè quella di posare un nuovo pavimento composto da piastrelle a incastro; questo tipo di piastrelle sono prodotte a posta per questa posa alternativa, infatti sono dotate di rivestimento inferiore di sughero e hanno una particolare plastica di consistenza gommosa ai bordi. Questa soluzione è particolarmente indicata per coloro che vogliono una nuova pavimentazione, ma non possono rovinare quella preesistente, come nel caso di affitti.